L'attuale normativa concorsuale è profondamente diversa rispetto al passato, posto che non è più concentrata sull'applicazione di sanzioni afflittive nei confronti del fallito, ma è sostanzialmente orientata nell'incentivare il risanamento dell'impresa favorendone la ricollocazione sul mercato.
Il legislatore, anche in base alle indicazioni provenienti dall'Europa, tende a favorire l'esdebitazione del debitore, anche civile, in maniera tale da massimizzare l'efficienza del mercato.
Tuttavia l'estinzione del debito non avviene mediante il pagamento, bensì attraverso il "sacrificio" dei creditori, costretti a rinunciare al soddisfacimento delle proprie pretese in ragione di un interesse economico-istituzionale.
La liberazione dei debiti, però, non deve essere garantita ad ogni costo, ma appare più ragionevole e corretto che venga subordinata alla meritevolezza del debitore.
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